mercoledì 17 aprile 2013

Italy Circle Industry 2013 | Reportage

Aghi nelle tempie, caviglia che reclama riposo, lingua d'asfalto che ti accompagna da 6 ore: albeggia. Roma/Milano andata e ritorno. Cinque caffè nel sangue, tre magliette sudate nello zaino; "l'odore del cerchio" (chiamiamolo così) imbratterà la macchina per giorni. All'andata dovevamo parlare di filosofia, coscienza, teoria delle stringhe, ma rimandiamo tutto al ritorno, alla discrezione severa delle stelle.

Milano, Circle Industry - European Selection 2013. Arrivo alle 16.00 e quella colonia di bboy e bgirl sembra insediata lì da giorni. Di cypher ne conto almeno 4, ma delle volte se ne formano di più. Due consolle, dentro e fuori. Incrocio subito Gracy (Fusion Rockers, Spagna) e Intact (Ruffneck Attack, Ucraina), i due giudici del battle insieme a Jamal (Predatorz, Russia), che prendono confidenza col pavimento. Saluto gli organizzatori Flavio, GemePhilgood che saettano in tutte le direzioni come sinapsi impazzite. Più tardi scoprirò che ci sono stati numerosi problemi logistici e tecnici ma nessuno se ne accorge. Per la prima volta dopo anni, i breaker italiani sono concentrati sui cerchi, li riempiono, si lasciano trasportare. Alle 18.00 ci sono ben 90 coppie iscritte al 2vs2 che decreterà il rappresentante italiano alla finale internazionale. Numeri da capogiro anche per l'IBE.

Tramonto. Le selezioni sono interminabili: impossibile guardarle tutte. Balliamo quasi per primi, poi un gap di circa 3 ore dove - non smetterò mai di ripeterlo - i cerchi continuano a mescolarsi, brillare, sciogliersi e dividersi. Stomaco vuoto, bisogno di acqua: panini a 3 euro e il rubinetto del bagno, ci mettono la cosìdetta "pezza". It's battle time! Concentrarsi sulle sfide.


Dopo 4 ore dall'inizio del battle ci sono ancora 32 coppie in gara. Ci sono crew assortite un po' da tutta Italia + coppie dalla polonia ed europa dell'est. Dj Uragun, Cosmic e Coolkam sparano breaks a mitraglia, mentre all'esterno il dj sul Red Bull truck, aiuta a stemperare l'acido lattico con ottimo funk e original breaks. Agli ottavi noi Urban Force perdiamo contro Ormus Force (Yaio & Boogie) che arrivano in finale belli gasati. Dall'altro lato i Last Alive (Snap & Omed) che battono i campioni uscenti De Klan (Kacyo & Walrus) e arrivano altrettanto fomentati alla sfida finale. Bella prova anche per Banditz (Froz & Japo) e Funk Fanatics. Grande energia, anche grazie al pubblico che non pare per nulla annoiato. Vince Ormus Force, rappresenteranno l'Italia al prossimo Circle Industry, mentre il secondo posto dei Last Alive vale un doppio biglietto per le selezioni europee del Bc One.

Mezzanotte circa: inizia l'after party, non si smette di ballare. Muscoli dorsali che tirano e quella conversazione notturna sulle origini dell'universo che freme per sviscerarsi. Ci aspettano 7 ore di viaggio. Luci sfuggenti e quell'intermittenza di linee bianche a farmi compagnia. Kacyo collassa dopo 5 minuti, riaprirà gli occhi all'alba. Nel viaggio di andata abbiamo parlato della old school italiana, del fatto che non dobbiamo commettere l'errore di creare un buco generazionale, che ormai, alla soglia dei 30 anni, dobbiamo continuare ad essere presenti, confrontarci con i giovanissimi, rappresentare ancora per tanti anni. Al Circle Industry, mi rendo conto forse per la prima volta che siamo i più vecchi dell'evento. Qualcuno è ancora al primo posto dei battle, qualcuno al micro, qualcun'altro allo stand dei panini, molti altri nel cerchio a spaccare. 

Roma, sette del mattino. 
Dormire, e domani sera mi vado ad allenare.

Pagella finale: location, musica, livello e rapporto qualità/prezzo sono i grandi punti forza dell'evento. Selezioni troppo lunghe (bisognava preventivare una doppia giuria), ma i tempi finali sono stati rispettati. Un evento che ha mostrato grande professionalità e spirito hip hop: da supportare negli anni a venire.

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