giovedì 29 novembre 2012

Writing e decoro urbano: VandaLi o VandaQui?

Cover in omaggio a Gojo, per aver segnalato il sito in questione.
Quando il mio amico Poe viene a Roma, rimane ore a fotografare i graffiti nella metro B. "Mi fanno tornare agli anni 80, a quando ero un kid". Insomma, c'è questo sito di onanisti del lamento perpetuo, che svolge capillari campagne per il la salvezza e il decoro urbano di Roma. Sito che non linkerò per decenza e perchè non voglio contribuirne la visibilità. Tuttavia l'errore l'ho fatto, ed è stato quello di postare un commento riguardo alla loro campagna d'odio contro i "vandali" che sbombolettano i muri della città aka writers.  Le soluzioni proposte da questi militanti del garbo, sono chiare: "prenderli tutti a randellate sui denti!!!" o "Le bombolette spray vanno messe fuori legge. Punto". Stiamo davvero agli anni 80, ideologicamente parlando. Copio di seguito il mio commento, invitando ad elaborare una discussione complessa sul frame "writing & decoro urbano", qui su nexusmoves. See ya!

***

Invece di pensare ai VandaLì, perchè non pensiamo ai VandaQui?

I VandaQui sono le narrazioni tossiche che vandalizzano ogni giorno la nostra capacità interpretativa. Sono quelli che ti imbrattano il cervello di retoriche "noi vs loro". I VandaQui sono l'hic et nunc della morte dell'arte, perchè schiacciano la visione sull'atto e non sul movimento che c'è dietro.

I VandaLì - questi oscuri personaggi che stanno lì, invisibili e irragiungibili - stanno pure smettendo di dipingere sui muri perchè sanno che dopo 40 anni anche questa forma espressiva è diventata parte del sistema.

I VandaLì taggano qualche muro ma oggi è nulla in confronto ai milioni di tag che i VandaQui mettono online sui social network, per schedare e invadere la persona altrui. Tag virtuali e per questo più pericolose: perchè ce ne dimentichiamo dell'esistenza.

E poi ogni Vandalo (Qui o Lì) non nasce mai dal nulla, è un sintomo, un'insorgenza geopolitica. Se non serve a nulla imbrattare, serve ancor meno ripulire. Ripulire la città dai VandaLi, sì, ma come sbarazzarsi dai VandaQui, i bomber del nostro pensiero? Quelli non si cancellano con tanta facilità: non sono un sintomo, sono il nostro feticcio. Perchè ci piace combattere in nome della giustizia, del decoro, della sacralizzazione di un impero in cui vorremmo identificarci ma che non era italiano (romanico, latino e bizantino, semmai).

Vàndali: per il momento chiamiamoli persone.
 

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