mercoledì 17 ottobre 2012

Commerciale vs Underground: Nexus dallo strizzacervelli!

#Hiphopitaliano? Beh, più o meno le cose stanno così.



Buurp! (pardon). Ci voleva un film sull'Arte del Rap, un'intervista alla persona sbagliata e la video-risposta della persona giusta, per scatenare un web-rigurgito nazionale in materia di Hip Hop. Ne parla Next One, ne parla Tormento, ne suonano Danno, dj Craim e Kaos, fino a un un certo uomo-in-Red con tanto di riferimenti a Goethe e Fellini.

"Grande!", "Rispetto a vangate", "Megaverità": fiottano commenti. I tombini dei social network vomitano hastag: #hiphop #anni90 #commerciale #underground #scena #ecc. Loro vs noi, commerciale vs robba-vera, oggi vs ieri.

La cosa non mi convince. Tento l'autoanalisi.


***

Dr. N: signor Nexus, lei condivide le tesi a sostegno del valore della scena italiana anni 90?
Nexus: certo doc!
Dr. N: quindi lei apprezza la scena hip hop anni 90?
Nexus: sto scrivendo un libro a riguardo!
Dr. N: molto bene. Ma cosa mi dice dei mezzi con cui si veicolano tali contenuti?
Nexus: mi sembrano buoni. Articoli, video, e persino un mix-musicale che vale più di 1000 parole.
Dr. N: ottimo. Quindi cos'è che non la convince?
Nexus: se lo sapessi non spenderei 50 € a settimana dallo strizzacervelli.
Dr. N: le ricordo che sono una proiezione letteraria del suo alter-ego psicanalista...
Nexus: d'accordo, andiamo avanti.
Dr. N: a quanto pare lei condivide i mezzi e i contenuti, ma non la strategia con cui entrano in contatto.
Nexus: è lei il professionista...
Dr. N: e in che modo si incrociano, signor Nexus?
Nexus: beh, in un modo che mi sembra, mi sembra come quando una famiglia se ne sbatte a lungo del figlio, poi il figlio per qualche motivo sta male, e allora la famiglia torna sui suoi passi e si trasfoma in una specie di casa del mulino bianco, e si prende cura di lui, e cerca disperatamente di recuperare il tempo perso, idealizzando l'infanzia e omettendo le merdate dell'adolescenza.
Dr. N: molto interessante...
Nexus: cosa sta scrivendo su quel quaderno?
Dr. N: continui a parlarmi di questo figlio. Dove vive? A che punto della sua vita è arrivato?
Nexus: beh, il figlio è ormai grandicello, cioè vive da solo e tenta di farsi una famiglia anche se è difficile intraprendere buone relazioni. Vive in un'altra città, o forse in un quartiere un po' del cazzo. Il suo è un lavoro umile ma ogni tanto frequenta i piani alti. La metropoli è più caotica rispetto a quando erano giovani i suoi. Ogni tanto sorride nel riscontrare nei propri comportamenti, la stessa attitudine dei genitori. Con loro ha condiviso poco ma in fondo hanno lo stesso dna.
Dr. N: e ora che i genitori sono tornati, il figlio deluso come si comporta?
Nexus: mette un muro. Non vorrebbe ma è inevitabile. Dopo anni di cammino in solitaria riesce a fare branco solo con altre bestie solitarie. Ha imparato che i rapporti umani sono un crocevia fra strade indipendenti. Non si può tornare indietro, ma ci si può rincrociare.
Dr. N: cos'è allora che non sopporta, o che non lo convince?
Nexus: non lo convince il contorno di smancerie e formalismi che gira intorno alla faccenda. I suoi vecchi amici della scuola gli hanno porato regali e sorridono nel vederlo di nuovo con i genitori. Fino al giorno prima dicevano che erano degli stronzi egoisti e che mai e poi mai avrebbe dovuto elemosinare affetto da loro. D'altro canto, i genitori sembrano finalmente accettare i loro doveri di padre e madre. Ma quanto durerà quella caramellosa accondiscendenza? Una volta superato il momento critico, chi gli garantisce che i genitori non lo abbandoneranno di nuovo? Certo, ora loro dicono che sarebbero tornati prima se lui gliel'avesse permesso, ma il fatto è che lui con i "se" non va per niente d'accordo. In fondo hanno solo il dna in comune.
Dr. N: purtroppo il tempo a nostra disposizione è terminato.
Nexus: sempre sul più bello, doc!
Dr. N: questa è stata la nostra prima seduta, signor Nexus.
Nexus: se se, vabbè, arrivederci...
Dr. N: strano tipo...Avanti il prossimo.


Monsa: dottore ho messo Demon in giuria e credo che sarei capace di rifarlo...
Dr. N: d'accordo, mi parli del suo gatto...

2 commenti:

  1. Ah, Ah, Ah...ma era una giuria a cinque!!!
    E se devo proprio dirla tutta ho notato che i mover non giudicano affatto male. Demon, Cico, Benny, By, li ho trovati tutti molto molto attenti a quello che succedeva sul floor. Non posso, invece, dire la stessa cosa di molti rispettabili membri della zulu nation di cui ti farò i nomi in privato...

    Il tonno superato.

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  2. Ahahahahah figa l'idea dello psicologo ;). Comunque, riguardo alla lista riassuntiva dei temi "Loro vs noi, commerciale vs robba-vera, oggi vs ieri", io credo che non si parli di "oggi vs ieri" ma piuttosto della coppia precedente "commerciale vs robba-vera", è questo il punto. L' uomo-in-Red cerca di mettere in luce le caratteristiche stilistiche e di contenuto dell' Hip-Hop distinguendolo da quell' "Hip-Pop" che oggi è creduto Hip-Hop dalla maggior parte degli adolescenti, e non solo. Parla della produzione artistica degli anni 90 proprio perché è in quel periodo che l'Hip-Hop nella sua essenza era così vero e sentito da essere palpabile. E' solo per questo, secondo me, che affronta anche l'argomento ieri-oggi; non per screditare tutto l'"oggi" esaltando lo "ieri" ma bensì per screditare il *falso* di sempre esaltando il *vero* di sempre...il suo ragionamento può sembrare specifico e limitato alla frase "oggi fa TUTTO schifo" solo perché nel video rispondeva ad un commento sul quale c'era scritto che lo ieri faceva TUTTO schifo, ma secondo me fa un ragionamento generale. Infatti basta ascoltare Post Scripta per capire che il "vero" ancora non è morto.

    Zork.

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