domenica 16 gennaio 2011

NexusTube Vol.3

Questa edizione di NexusTube andrà in onda in forma ridotta "per venire incontro alle vostre capacità mentali". Si perchè, quando passi l'intera settimana ad interpretare uno scoiattolo bontempone; quando lo fai all'interno di un buio teatro pieno zeppo di bambini strafatti di BigMac; quando chiudi gli occhi, li riapri ed è già ora di inforcare un paio di mutande nuove e andare in scena, il tempo per scrivere sul blog è davvero risicato. L'unica cosa da fare è...viaggiare. Con la mente s'intende. Lo chiamano il "viaggio astrale", separazione fra coscienza e corpo...mavalà! Spero non ci crediate davvero, altrimenti il cialtrone di questo video potrebbe seriamente iniziare a tirarsela.
Ah, sei uno sporco materialista! - direte voi. Appunto per quello il mio labbro superiore tremola inorridito alla visione di materiale porno-ideologico come questo. Qui non si tratta di uscire dalla mente, ma di entrare ancora di più nel sistema. Sia che la risposta alle nostre domande si trovi negli X-Files di Wikileaks, sia nel recondito scaffale gelatinoso del nostro Ego spirituale, il motivo che ci spinge a trovarlo sembra restare comunque patologico. "Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni" chiudeva Al Pacino il suo film su Riccardo III, quotando ovviamente Shakespeare. La materia dei sogni, o quello che Zizek chiama "il Reale della forma stessa". Nella danza, come nella recitazione, è quello che chiamiamo il character: ciò che di noi ri rivela solo quando impersoniamo qualcuno che non è noi. Il costume da supereroe, quello che Dexter Morgan chiama "dark passenger" (il passeggero oscuro). Per concludere, ha ragione Mr. Wolf, il risolviproblemi di Pulp Fiction. Dopo aver compiuto la missione di occultare i resti di un nero sfracellato all'interno dell'auto della cricca, risponde così alla sua amichetta dello sfasciacarrozze: "Be a character, doesn't mean that you have character". Essere e avere, nella tipica morale borghese che vede la prima qualità più importante della seconda, si scontrano in uno squisito ribaltamente oppositivo. Non importa quanto sei (o credi di poter essere): conta quanto hai (di quanta "materia" disponi per mettere in scena i tuoi sogni). Don't be yourself! "Sii te stesso" è la più grossa cazzata che possono dirti per continuare a farti dormire contento...

2 commenti:

  1. bè in realtà non è così incredibile, e tu lo fai quasi ogni notte prima di entrare nella fase rem del sonno...incosciamente s'intende.. ci sono vari libri a riguardo..

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  2. Ciao Anonimo, non ho capito bene l'oggetto della tua critica. Potresti spiegarti meglio?
    Grazie in ogni caso per il commento :)

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